Assicurazione auto scaduta

Per disattenzione, colpa grave, dolo o per difficoltà economiche, può capitare – purtroppo – che la polizza assicurativa non venga emessa o rinnovata. Ma cosa accade quando un veicolo circola con l’assicurazione auto scaduta? E, soprattutto, quali sono le tutele riservate ai soggetti che hanno provocato, loro malgrado, un sinistro su un veicolo privo di assicurazione?

Partiamo con ordine, e ricordiamo come la legge italiana preveda l’obbligatorietà di contrarre una polizza assicurativa sulla responsabilità civile, per ogni veicolo che circoli su strada. La copertura sulla responsabilità civile serve proprio a tutelare la clientela assicurata dalle richieste di risarcimento dei danni che dovessero provenire da terze persone, per danni involontariamente provocati alle proprie persone o alle proprie cose. Si pensi a un sinistro provocato durante un’operazione di parcheggio, e che generi un danno alla vicina macchina già parcheggiata: la compagnia assicurativa interverrà a pagamento del pregiudizio sofferto dal proprietario della macchina danneggiata. Ma, soprattutto, si pensi all’ipotesi in cui, per colpa non grave, un conducente di un veicolo investa un passante: in questo caso, la richiesta legittima di risarcimento dei danni troverà risposta non nel patrimonio del conducente, bensì in quello della compagnia assicurativa.

La polizza di copertura della responsabilità civile è pertanto un lasciapassare verso la serenità del conducente che, nei casi in cui provochi un sinistro in maniera involontaria, non dovrà preoccuparsi dei pregiudizi sofferti dal proprio patrimonio personale, protetto con un “ombrello assicurativo” dalla compagnia della quale è cliente.

Stabilito ciò, vediamo cosa accade se si circola con l’assicurazione auto scaduta. Innanzitutto, se la scadenza della polizza non è superiore ai 15 giorni, la copertura assicurativa è comunque garantita. Tale garanzia non equivale tuttavia ad affermare che la scadenza della polizza viene automaticamente “prorogata” di 15 giorni: la polizza, per queste due settimane, sarà infatti formalmente scaduta (e pertanto, dinanzi a un controllo della polizia stradale, si subiranno le conseguenze sanzionatorie previste dalla legge), ma in caso di sinistro – come indicato dall’attuale normativa del Codice Civile – si sarà comunque tutelati dalle richieste di risarcimento dei danni.

Ma cosa accade se, all’interno di questo periodo, il cliente decida di non rinnovare la polizza, o di farlo con altra compagnia? Tali scelte non influenzano comunque la proroga straordinarie delle garanzie: pertanto, in caso di sinistro, varranno anche in queste ipotesi le forme di protezione che sopra abbiamo appena ricordato. Al termine dei 15 giorni, invece, se il cliente non provvederà al pagamento di quanto dovuto, la compagnia assicurativa sarà liberata dalla copertura di qualsiasi rischio.

Ma passiamo ora a parlare del contratto di assicurazione auto scaduta da diversi mesi o da alcuni anni. In questa ipotesi, è ovvio che – anche alla luce di quanto abbiamo sopra ricordato – la polizza abbia definitivamente cessato di produrre le proprie coperture. Di conseguenza, l’auspicio è che il mezzo non abbia più circolato, poiché messo “a riposo”, o poiché rottamato. È tuttavia importante sottolineare come, entro cinque anni dalla scadenza del contratto, il cliente della compagnia assicurativa potrà richiedere la riattivazione dell’assicurazione auto scaduta, recuperando la stessa classe di merito che aveva al momento della cessazione della precedente e originaria polizza, ricollegandosi al sistema bonus / malus lasciato alla chiusura dei rapporti con la compagnia assicurativa.

Superata la soglia dei cinque anni di assicurazione auto scaduta, invece, il cliente dovrà procedere a un ingresso ex novo nel mondo delle assicurazioni, come se non fosse mai stato precedentemente titolare di alcuna polizza.

Pertanto, riassumendo quanto sopra espresso, invitiamo tutti a procedere tempestivamente al rinnovo della polizza di assicurazione auto scaduta entro la giornata di scadenza, al fine di evitare sanzioni pecuniarie (pari fino a 716 euro) in caso di controlli.